Giornata europea di amicizia con il popolo Saharawi

Pubblicato il 8 luglio 2022 • Comunicati Stampa , Politica

Giornata europea di amicizia con il popolo Saharawi, presente l’assessora Laura Cioni

Dal 1999 il Comune di Impruneta ha stretto un legame di amicizia con DAORA nel Sahara occidentale, dove risiede il popolo Saharawi. Nel corso di questi anni molte azioni e progetti sono stati portati avanti, soprattutto in collaborazione con il Comitato Selma, associazione di riferimento per il nostro territorio.
Nel consiglio comunale dello scorso maggio è stata approvato all’unanimità l’impegno a rinnovare questo legame, rinsaldando il patto di amicizia finalmente in presenza dopo le restrizioni della pandemia, con la visita della ministra Kheira Boulahi Bad del popolo saharawi e di Fatima Mahafoud, rappresentante del Fronte del Polisario a Roma.

Nella scia del rinnovato sostegno alla loro causa, rimasta sospesa a seguito del processo di decolonizzazione, ieri nel Salone dei cinquecento, a Palazzo Vecchio, si è svolta la giornata europea di amicizia con il popolo Saharawi, alla presenza di diverse rappresentanze istituzionali, per esprimere appoggio e collaborazione con un popolo che ancora oggi non ha una patria riconosciuta, che ancora oggi non ha la possibilità di esprimere la propria autodeterminazione. Oltre agli Enti toscani, erano presenti molti altri provenienti da altre regioni italiane, dalla Francia, dalla Spagna, dal Belgio, oltre alle numerose associazioni a sostegno del popolo Saharawi.
Molti sono stati gli interventi con numerosi spunti di riflessione, tutti concordi ad esprimere la vicinanza, l’amicizia e una concreta collaborazione con questo popolo straordinario che persegue la via della diplomazia e della non violenza per la risoluzione della loro situazione.

Dichiara l’assessora Laura Cioni, presente in rappresentanza del Comune di Impruneta: “Sull’esempio di questo modo di vivere e di fare politica, non possiamo che rafforzare il nostro impegno per portare avanti tutte le azioni necessarie perché la dignità e la libertà di questo popolo vengano riconosciute a livello internazionale. Si è parlato di pace, ora più che mai agognata anche qui in Europa, si è parlato di diritti e di libertà, valori imprescindibili per ciascuno di noi e per ogni nazione. Da oggi si riparte con più consapevolezza e più tenacia nella piena collaborazione con tutte le altre amministrazioni comunali, con la Regione Toscana e con tutti gli altri Enti locali sia italiani che europei. Insieme, ognuno nel proprio ruolo specifico, possiamo ridare quell’impulso necessario perché gli Organismi internazionali consentano lo svolgimento di un referendum per l’autodeterminazione del popolo Saharawi e il riconoscimento della loro patria.”

Risale al 1966 la richiesta dell'Onu di procedere all’organizzazione di un referendum, da realizzarsi sotto gli auspici delle Nazioni Unite per permettere alla popolazione autoctona del territorio di esercitare liberamente il suo diritto all’autodeterminazione.

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