Descrizione
Nel corso del Consiglio Comunale del 29 Aprile, è stata adottata all’unanimità la convenzione tra il Comune e la Parrocchia di Santa Maria dell’Impruneta. Tale convenzione regola la riapertura al pubblico delle sale del Museo del Tesoro e degli altri luoghi di culto. Le sale saranno accessibili al pubblico già nel weekend del 18 e 19 Maggio, in occasione dell'evento Buongiorno Ceramica. La riapertura sarà permanente dopo i lavori di restauro programmato sull'edificio. L'accordo mira a valorizzare e rendere fruibili al pubblico il museo, inclusi i Chiostri e la Cripta.
Il sindaco e la giunta esprimono grande soddisfazione per il risultato raggiunto, frutto di un dialogo iniziato già nel corso della campagna elettorale dello scorso maggio, e che oggi permette di far riacquistare a Impruneta un importante luogo di culto e valore.
Il Museo del Tesoro di Santa Maria all'Impruneta custodisce un patrimonio artistico e religioso di inestimabile valore. Strettamente legato alla storia della Basilica omonima, il museo si snoda attraverso diverse sezioni dedicate a oreficerie, paramenti sacri, arredi liturgici e manoscritti miniati, ognuno dei quali racconta un tassello della ricca storia della Basilica e della profonda devozione mariana che qui si venera.
Manoscritti miniati: capolavori d'arte figurativa
Un viaggio nel tempo attraverso undici manoscritti miniati, tra cui un Graduale attribuito a Lippo di Benivieni (1310-20 ca.) e Antifonari miniati da artisti legati a Pacino di Buonaguida.
Oreficerie e cristallo di rocca: un trionfo di splendore
Nella Sala Silvani, dedicata all'architetto Gherardo Silvani, ammirerete una selezione di oggetti in argento e cristallo di rocca di straordinaria bellezza. Tra i pezzi più significativi:
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La Croce astile, attribuita a Lorenzo Ghiberti (1425 circa)
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Il Reliquario della Santa Croce (1620), opera di Cosimo Merlini su commissione di Maria Maddalena d'Austria
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Il Reliquiario di San Sisto (1614) di Simone Pignoni, che riproduce in argento il sarcofago del Verrocchio per la Sagrestia Vecchia di San Lorenzo a Firenze
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Il Paliotto d'altare donato da Cosimo III de' Medici e realizzato da Cosimo Merlini su disegno di Giovan Battista Foggini (esposto all'interno della basilica)
Paramenti sacri e manufatti tessili: devozione e bellezza
Sei mantellini che proteggevano l'immagine della Madonna, raffinate pianete, una tovaglia d'altare in garza ricamata del secolo XVI e un prezioso cuscino proveniente dall'arredo sepolcrale del vescovo Antonio degli Agli (ante 1477): questi sono solo alcuni degli splendidi manufatti tessili esposti nel museo.
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Ultimo aggiornamento: 30 aprile 2024, 15:51